Urbino accoglie Choro de Rua

“Non chiediamo l’elemosina, siamo qui per scelta”. Barbara e Marco sono due musicisti. Niente locali, palazzetti o teatri: il loro palco è la strada.

Una scelta in controtendenza per ricordare alle persone cosa vuol dire fare musica. La musica si suona con sforzo e fatica; ma la gente se n’è dimenticata, perché è abituata ad ascoltarla con le cuffie. E così Choro de rua dispensano per strada la musica brasiliana strumentale per eccelenza — lo Choro. Davanti a una chiesa, accanto a un museo, con un flauto e una chitarra, due sedie, un leggio, e la custodia dello strumento aperta per esporre i dischi e raccogliere gli spiccioli lanciati dai passanti.

Musicisti di professione, Barbara Piperno (italiana) suona il flauto traverso e Marco Ruviaro (brasiliano) suona la chitarra a sette corde. Quando suonano per strada, la gente si ferma, ringrazia, rimane a chiacchierare, sorride. Nelle città più silenziose si suona meglio, si crea una buona acustica e una bella atmosfera.

Urbino accoglie Choro de Rua

Urbino accoglie Choro de Rua

Nella vita fanno i musicisti di professione, e dal 2012 suonano per strada. “E’ più bello – confessa Barbara – perché la gente si ferma, ringrazia, rimane a chiacchierare, sorride”. Soprattutto, amano la Toscana: “Lì le città sono più silenziose e si suona meglio, c’è una buona acustica e una bella atmosfera”. Ma anche a Urbino sono stati accolti bene — sotto agli uffici del Comune, spesso qualche dipendente scende spesso per ringraziarli e ascoltarli meglio.

L’articolo originale è su Il Ducato Online, scritto da Diana Orefice.

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